La storia più o meno è questa. Più di 50 anni fa, una locomotiva a vapore di manovra veniva avviata dal deposito (Campasso) sito in zona Nervia, levante di Ventimiglia, verso la stazione della città di confine. Ci fu subito dopo da fare una fermata. I due addetti ne approfittarono per scendere dal mezzo e mettersi a chiaccherare con colleghi operai impegnati ai binari. Senonché, la vaporiera lemme lemme iniziò a muoversi verso ponente. Si diffuse il panico. Qualcuno, più pronto di altri, ricorse ad un telefono da campo di servizio. Quel rimorchiatore di treni venne così deviato dagli scambisti su di un binario morto, dotato di soffici respingenti, su cui si accomodò il piccolo mostro. C’era una foto dove compariva uno di quei distratti macchinisti. Non più da me ritrovata, talvolta sono ricorso ad uno scatto d’archivio, allorquando volevo rammentare questo episodio in qualche blog. Grande il mio stupore a scoprire riprodotta in grande un’immagine similare (probabilmente in quel lontano giorno qualcuno si cautelò facendo più pose) a quella che cercavo sulla attuale recinzione dell’ex Campasso.