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Cake day: September 15th, 2023

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  • Mi sembra plausibile che in Libano ci sarà, mutatis mutandis, più o meno la stessa reazione che c’è stata in Israele l’anno scorso (e sicuramente non ne saranno sorpresi gli israeliani).

    NB
    Non sto confrontando l’azione di Israele con quella di Hamas dell’anno scorso (le tragedie non vanno mai confrontate e inserirle, anche a parimerito, in una qualche classifica è semplicemente idiota); sto solo osservando che la psicologia di massa funziona più o meno allo stesso modo a prescindere da quanto “occidentale” sia la popolazione in oggetto: a violenza si tende a voler rispondere con violenza, a morte con morte.































  • L’idea è che sia comunque colpa tua perché sei tu a non aver pagato… sì, non ci vorrebbe veramente un cazzo a mandarti la “bolletta” dell’IMU come fanno per la TARI (per lo meno, il mio la manda).

    Comunque l’IMU si prescrive in 5 anni… invece che da “ordini dall’alto”, è più probabile che la tempistica dipenda dal fatto che, se non ti contestano l’IMU del 2019 entro quest’anno, finisce che qualcuno in comune si prende un sonoro cazziatone.

    Per i tre mesi tra verbale e invio… tu c’hai presente come funziona la PA?


  • Ok, articolo in gran parte condivisibile, ma… chiamare l’astensione sciopero è proprio sbagliato.

    Si possono (stiracchiando il termine) chiamare “scioperi” cose che non c’entrano nulla con l’astensione collettiva dal lavoro (eg. sciopero del sesso, sciopero della pasta, e - sì - anche sciopero del voto), ma quando la cosa è organizzata e la scelta di astenersi deliberata al fine di protestare (alla fine è quella la differenza tra “essere a dieta” e “fare lo sciopero della fame”).

    Capisco la tentazione di voler aggiungere al novero di chi schiera dalla propria tutti gli astenuti (è il sistema con cui si affossano i referendum), ma, salvo prova contraria che l’articolo assolutamente non fornisce, chi non va a votare lo fa per disinteresse verso la politica e non per protestare.

    Poi che l’astensione sia sintomo di un problema (di più d’uno) nella nostra società è un altro paio di maniche, ma… possiamo fare discussioni usando le parole per il loro significato invece che per il nostro comodo? Non per preservare l’italico idioma, ma perché se poi finisce che vale tutto ci tocca accettare qualunque immaginifica idiozia di qualunque politico (per esempio, e per non citarne cose contemporanee, ci tocca accettare che in Italia ci siano stati almeno tre colpi di stato).






  • Quando mi tocca avere a che fare con gente che pretende di farmi rispettare regole inventate da loro li invito a chiamare le forze dell’ordine.

    Non lo fanno mai e neanche smettono di pensare che hanno ragione, ma di solito capiscono che rompermi le palle non serve e la nostra interazione finisce lì. Purtroppo non conosco strategie migliori.